La nuova Guida alla Fantascienza fa bella mostra di se di fianco a quella di Sadoul e Asimov
Tempo fa avevo segnalato la mia lettura della famosa Storia della fantascienza di Jacques Sadoul, la Guida alla fantascienza di Isaac Asimov e al bellissimo Il linguaggio della notte una raccolta di saggi su fantascienza e fantasy scritti da Ursula Le Guin. Era qualche anno che non si vedeva qualcosa del genere, e ci ha pensato Carlo Bordoni, curatore della rivista If, col volume Guida alla letteratura di fantascienza ed Odoya.
Il libro è un’opera collettiva alla quale hanno lavorato oltre a Bordoni Gian Filippo Pizzo, Riccardo Gramantieri, Domenico Gallo, Claudio Asciuti e Giuseppe Panella.
Il libro, di oltre 600 pagine, è corredato da innumerevoli illustrazioni in bianco e nero e da un utilissimo indice analitico.
La fantascienza ha cambiato il mondo. A partire dalla fine dell’Ottocento, quando i primi scrittori hanno cominciato a immaginare un futuro dominato dalla macchina, dalle scoperte scientifiche, da vettori capaci di vincere la gravità e viaggiare nello spazio, questa narrativa ha contribuito a costruire il futuro dell’uomo nell’era della tecnica, anticipando invenzioni, scoperte, e mettendo in guardia contro i rischi della meccanizzazione.
Ma anche la fantascienza è cambiata. Si è fatta adulta: dai “pulp magazine” da pochi centesimi, attraverso la narrativa d’intrattenimento è approdata alla “Letteratura ufficiale”, quella con la “L” maiuscola, entrando a pieno titolo nelle scuole, nelle università, nelle biblioteche e nelle cineteche; rappresentando, al pari di altre opere della creatività, l’intuizione e la complessità del pensiero umano. Oggi la fantascienza non è solo divertimento, ma anche occasione di conoscenza, critica sociale, riflessione sul futuro dell’uomo.
Per avvicinarci a questa innovativa opportunità di “vedere” la realtà con occhi nuovi, consapevoli della sua rilevanza, è necessario andare alle sue radici, non tanto scrivendone la storia, quanto presentandone i temi fondamentali e i luoghi topici sui quali si sono esercitati gli scrittori di fantascienza fino a oggi.