La storia della fantascienza di Jacques Sadoul, Garzanti Editore (1975)
Libro piuttosto introvabile anche questo che sono riuscito a reperirlo nel mare magnum di internet come Il linguaggio della notte della Le Guin. Si tratta di un libro importantissimo e raro in quanto segue la vicenda della science fiction, seguendo soprattutto la storia delle varie riviste, dagli inizi fino alla metà degli anni settanta.
Come la letteratura, la fantascienza è un universo della scrittura; come la letteratura, sembra abbracciare tutta la fantasmagoria dell’immaginazione: la fantasia epica, lo scherzo, l’apocalisse, l’idillio… A Jacques Sadoul la fantascienza appare come «la letteratura del nostro tempo»; limitiamoci, con più cautela, a affermare che è «una» fra le letterature del nostro tempo: con classici suoi, sue sedi, una sua storia, un suo pubblico. Annata per annata, numero per numero Sadoul «spulcia» le rivistine apparentemente destinate a un rapido consumo e a un facile oblio (da «Argosy» a «Amazing Stories», da «Weird Tales» a «Astounding Stories»…) in cui la fantascienza nacque e andò via via crescendo; riassume racconti e romanzi; traccia rapidi profili degli autori (sino agli ultimi, e inquietanti, come Ellison, Spinrad, Zelazny, Lafferty…); ci dà così, da collezionista e erudito, il primo serio contributo bibliografico allo studio della fantascienza; insieme, da lettore discreto e appassionato, una guida essenziale per chi voglia iniziarsi ai piaceri «diversi» di una letteratura «diversa».