Premetto che non sono un “kinghiano” nel senso stretto del termine, pur amando alcuni lavori del “Re” non ho letto certo tutta la sua sterminata produzione ma mi solo limitato ad alcuni racconti (come la raccolta Scheletri) e ad alcuni romanzi come La storia di Lisey, Carrie e L’ombra dello scorpione.
Però devo dire che l’episodio Pilota di Under the dome (serie CBS che vede tra i produttori addirittura Steven Spielberg) trasposizione di un romanzo di ben 1000 pagine, risente in tutto e per tutto del suo stile avvicinandosi molto anche alle atmosfere de L’ombra dello scorpione ma anche a Lost che senza tanti nascondimenti aveva eletto proprio quel libro di Stephen King come via maestra da seguire.
E sempre a Lost si ritorna se si fa il nome dello sceneggiatore, quel Brian K. Vaughan co-creatore di molte serie di successo, tra cui Y – L’ultimo uomo sulla Terra ma anche di 7 episodi di Lost oppure quando si scopre quale attore interpreti lo sceriffo di Chester’s Mill, piccola cittadina del Maine che all’improvviso si ritrova isolata sotto una cupola misteriosa, il Frank Lapidus sempre di Lost, componente dei Fantastic 4.
Tra i personaggi più interessanti, Dale “Barbie”, misterioso personaggio dal passato militare, che troviamo mentre sotterra il cadavere di uomo che si scopre essere un medico marito di una giornalista, Julia, con la quale Dale stringerà sicuramente un legame; la vice sceriffo Linda; l’aspirante infermiera Angie segregata in un bunker atomico (che fa molto botola di indovinate cosa?…Lost indovinato) dal disturbatissimo amichetto Junior.
Molta carne al fuoco per questa serie che adesso deve sbrogliare parecchie matasse nell’arco di 12 episodi anche se con gli ascolti che ha totalizzato negli USA questo episodio, la seconda stagione sembra certa: 13,1 milioni di telespettatori, con un rating nella fascia 18-49 anni del 3.2.
“Le stelle rosa stanno cadendo in fila” recitano quasi fosse una profezia due dei protagonisti caduti in trance… l’enigma di infittisce.