Esistono film, ne ho già parlato anche in riferimento a Coriolanus e a Third Star, autentici capolavori ma che da noi non sono mai stati distribuiti, sperando che primo o poi lo siano come Hunger il bellissimo film su Bobby Sands (regia di Steve McQueen) distribuito adesso dopo quasi quattro anni dalla sua uscita mondiale.
Snow Cake è un film del 2006 che propone innanzitutto un cast di altissimo livello a cominciare dal grandissimo Alan Rickman che si libera finalmente della palandrana nera di Severus Python (a mio parere il migliore attore della saga di Harry Potter) e torna a offrirci una di quelle sue interpretazioni che scavano dentro i personaggi. Chi però supera se stessa è Sigourney Weaver che, nel ruolo dell’autistica, offre un’interpretazione che in altri tempi si sarebbe definita da Actor’s Studio.
Da incorniciare i giochi di parole e l’invenzione di termini come “Dazelicios” (che in italiano si potrebbe forse rendere con “accecalizioso”), che corrisponde al momento in cui l’uomo riesce a uscire dal proprio guscio e a venire alla luce del mondo. Il tutto illustrato da una gustosa parabola su Mr. Fantastic.
La storia è questa:
Alex Hughes è un inglese taciturno e solitario di passaggio in Ontario (per incontrare la donna che è madre di suo figlio che è morto), la cui vita viene cambiata per sempre da un incontro casuale con una giovane ragazza a cui offre un pò mal volentieri un passaggio in auto verso la città in cui vive la madre. Nel momento in cui l’entusiasmo e la freschezza di Vivienne riescono ad infrangere la barriera di diffidenza di Alex, un tir investe il suo fuoristrada causando la morte della ragazza, sotto gli occhi sbigottiti dell’uomo. Per la seconda volta l’uomo si trova di fronte alla morte di qualcuno che conosce a malapena. Alex trova la madre della ragazza e scopre che soffre di una grave forma di autismo…Narrata così la storia sembra uno stralcio dal catalogo delle disgrazie che possono capitare all’umanità. In realtà si tratta di un film interessante perché affidato a grandissimi attori di rara sensibilità.
Pur essendo un film molto drammatico, Snow Cake si mantiene molto lontano da eccessi patetici, perché in fondo riesce a trasmettere un messaggio di speranza che riesce a cambiare le vite dei protagonisti.