Il Mystero a fumetti compie 30 anni, misteri non risolti come Atlantide e altri luoghi mitici e leggendari, UFO, parapsicologia, enigmi della storia, dell’archeologia e della scienza.
La serie Martin Mystère, ideata dalla fantasia vulcanica di Alfredo Castelli, uscì infatti nelle edicole nell’aprile del 1982, rinnovando il fumetto targato Bonelli. Il creatore grafico del Detective dell’Impossibile e del suo universo, a metà strada tra antico e moderno, è Giancarlo Alessandrini.
Il professor Martin Mystère, nato inizialmente come discendente dell’archeologo Allan Quatermain, il protagonista del romanzo Le miniere di re salomone dell’inglese Henry Rider Haggard, agiva insieme a un uomo primitivo che aveva battezzato Java per ricordare il famoso Pitecantropo. La chicca dell’albo pubblicato per festeggiare i 30 anni è l’appendice chiamata Doc robinson (in onore di Doc Savage) con la storia Gli uomini in nero, la prima pubblicata e che adesso assume la forma che Castelli e Alessandrini avrebbero voluto dargli ben 30 anni fa con una curiosa ambientazione Londinese per la casa del Buon Vecchio Zio Doc.
L’avventura per il Detective dell’Impossibile è, prima di tutto, una nuova esperienza della mente. Che si tratti di portare alla luce testimonianze di civiltà dimenticate, di scoprire perché un antico villaggio in Francia è abitato da licantropi, di lottare contro gli spietati Uomini in Nero che vorrebbero distruggere ogni traccia del nostro remoto passato, Martin Mystère guida il lettore alla incessante scoperta di bellezze artistiche, di culture raffinate e poco note, di luoghi incantati e interessanti curiosità archeologiche. Il tutto documentato in modo quasi maniacale dagli autori. Auguri BVZM!!