Awake (risveglio), racconta la (doppia) storia del detective Michael Britten (Jason Isaacs, il Lucius Malfoy nella saga di Harry Potter), che vive in due realtà diverse: in una a sopravvivere in un tragico incidente è la moglie, nell’altra è il figlio. Ma Michael non ne vuole sapere di scegliere, motivo per cui prosegue la sua doppia vita in cui lavora e vive con persone diverse.
“Michael all’inizio pensa di riuscire a maneggiare il tutto” – ha dichiarato il creatore della serie, Kyle Killen (Lone Star) – “ma la verità è che una realtà è già difficile di per sé, immaginate di averne a che fare con due contemporaneamente.”
Sono 2 i terapeuti a cui Michael chiede aiuto, come due sono le realtà, cercano di guidare Micheal fuori da questa empasse, che entrambi giudicano derivare dal trauma del lutto. Il suo “disturbo” ovviamente trova un continuum anche sul piano lavorativo: per ogni vita c’è un caso diverso, che ad un certo punto dell’episodio comunica con l’altro, unendosi in punti imperscrutabili.
Non trattandosi esattamente di una serie tv di fantascienza, Awake è però contaminata dalla fantascienza in quanto l’idea della confusione tra realtà e sogno (non esattamente due realtà parallele alla Fringe) deriva da un film come Inception di Nolan e alcune situazioni ricordano chiaramente Lost il cui passaggio sugli schermi tv di tutto il mondo ha talmente colpito l’immaginario collettivo da figliare serie tv come Touch, la stessa Awake, Alcatraz o The river. Vale lo stesso discorso fatto per Touch, la prima puntata è stata di altissimo livello, speriamo riescano a reggere per tutta la stagione. Alla prossima.