The river, la nuova serie della abc è iniziata con il botto con una doppia puntata, un Lost altamente paranormale con ambientazione naturalistica, un fiume nel Rio delle Amazzoni, una vegetazione lussureggiante e misteriosa e il documentarista Emmett Cole, star dei documentari e ricercatore “wild”, che scompare dopo essersi imbattuto nella magia, quella nera e ancestrale delle tribù degli sciamani.
Un anno dopo, quando moglie e figlio hanno ormai accettato la sua dipartita, viene trovato il segnale della sua ricetrasmittente. Armati di buone intenzioni, e seguiti dalla stessa produzione responsabile dei documentari di Emmet, si parte per l’Amazzonia. I protagonisti di questa spedizione troveranno la barca della troupe e spiriti molesti che li accompagneranno per tutto il viaggio.
Il gruppo di spedizione è composto da Lincoln, il figlio di Emmett, dalla madre Tess, dal produttore del documentario, Clark, dal Capitano Kurt, dall’operatore Aj, dal macchinista Emilio assieme alla figlia Jahel (che parla con i fantasmi), a cui si aggiungerà Lena Landry, figlia del cameraman dello show.
Queste prime due puntata devo dire che mi sono particolarmente piaciute, ottima atmosfera misteriosa e cast perfetto; menzione speciale per lo spirito “seco” rinchiuso dentro la safe room che ricordava molto il fumo nero e l’albero delle bambole veramente inquietante. La ragazzina posseduta, una “fonte” misteriosa da ricercare, la rivalità tra padre e figlio, le telecamere ossessive e altre 6 puntate che speriamo riescano a mantenere alta la tensione come nelle prime due. Sempre che non abbiano detto tutto troppo in fretta nelle prime due, Lindelof e Cuse ci avrebbero fatto una stagione.