Oggi ricorrono 200 anni dalla sua nascita, ma l’8 giugno 1870 Charles Dickens, uno dei più grandi scrittori di sempre, morendo, lasciò incompiuto il suo ultimo romanzo, Il mistero di Edwin Drood (a marzo uscirà l’edizione Gargoyle) e già all’indomani della sua prima edizione esso fu definito “la più misteriosa storia che sia mai stata scritta“. Al fascino della vicenda di suspense costruita dalla fantasia creativa del grande scrittore inglese s’aggiunse la curiosità per il mistero non risolto dall’autore, l’emozione della ricerca di una soluzione, di un finale, che Dickens non aveva rivelato né affidato a nessuno dei suoi appunti. Tanti provarono a dare una risposta ai molti interrogativi della trama. Nel libro, Dickens narra la scomparsa del giovane Edwin, ricco e prossimo al matrimonio. Il giovane sparisce in circostanze misteriose, e lo zio John Jasper e la fidanzata danno il via a delle indagini.
Nel gennaio del 1914, John Jasper uno dei personaggi del romanzo (interpretato da Frederick T. Harry) è stato messo sotto processo per l’omicidio di Edwin Drood a Londra. Il “processo” è stato organizzato dalla Compagnia Dickens. GK Chesterton, meglio conosciuto per le storie di Padre Brown, era il giudice, mentre George Bernard Shaw era il presidente della giuria, composta da altri autori. J. Cuming Walters, autore di The Complete Edwin Drood. Alla fine del processo Chesterton sostenne che il mistero di Edwin Drood era insolubile.
La risposta fu tenta da molti scrittori, come in Drood (ed Elliot) di Dan Simmon (noto per ciclo di Hyperion).
Nel giugno del 1865, durante un viaggio in compagnia della sua amante, Charles Dickens rimane coinvolto in un incidente ferroviario, in seguito al quale incontra un sinistro personaggio di nome Drood che cambierà per sempre la sua vita. Il racconto degli avvenimenti che seguirono è affidato al suo migliore amico ed eterno rivale, Wilkie Collins, autore di libri come “La donna in bianco” e “La pietra di luna”, che viene coinvolto in una serie di indagini nell’underworld di Londra, attraverso sotterranei oscuri e misteriosi, colonie umane di derelitti, fumerie d’oppio clandestine, pratiche di mesmerismo e sette segrete.
Quello che incanta di Drood è anche l’atmosfera della Londra vittoriana, fatta di cimiteri avvolti nella nebbia, figure nere in vicoli deserti, i bassifondi di WhiteChapel e la sua umanità bisbigliante e disperata di prostitute, ladri, bordelli, fumerie d’oppio, luci fioche a illuminare la miseria. E poi case signorili, pranzi di Natale e salotti con il camino acceso.
Incentrato sulle figure di due degli scrittori inglesi più influenti della modernità, è un romanzo storico-letterario sul mistero dell’ultimo omonimo romanzo rimasto incompiuto di Dickens, un inquietante racconto sovrannaturale e un’indagine psicologica sui recessi più oscuri della mente umana. Un’opera ambiziosa nella produzione narrativa di uno dei maestri contemporanei del romanzo americano.
La verità sul caso D. di Carlo Fruttero e Franco Lucentini, Einaudi
lI 9 giugno 1870 Charles Dickens muore nella sua casa di Gadshill lasciando irrisolto “Il mistero di Edwin Drood”, che da quel momento diventa il più intrigante, affascinante, dibattuto romanzo della letteratura inglese. Un caso complesso e tuttora aperto. Fruttero & Lucentini si fanno aiutare dai massimi investigatori d’ogni tempo e paese: Holmes e Dupin, Padre Brown e Maigret, Marlowe, Wolfe, Poirot & Company; li riuniscono a Roma, grazie a onnipotenti sponsor giapponesi; e li mettono all’opera ciascuno con la sua esperienza, il suo intuito, il suo personalissimo metodo… È nato così un geniale cruciverba indiziario dove il ‘Mistero’ di Charles Dickens e l”Inchiesta’ di Fruttero & Lucentini si completano con un effetto di doppia suspense irresistibile.
BBC Two ha da poco mandato in onda una versione televisiva in due parti del romanzo – The Mystery of Edwin Drood