Si nella foto è Steve Jobs ritratto nella sua casa di Cupertino, anno 1982, Apple aveva appena prodotto Lisa il primo home computer dotato di interfaccia grafica in collaborazione con il PARC Xerox. Vedendo questa foto, mentre leggevo la biografia ufficiale di Jobs, mi è venuto un tuffo al cuore, ricordo di averla vista negli anni ’80 di corredo ad un articolo sugli astri nascenti della Silicon Valley.
La ricordo bene l’estate dell’anno 1982, ero alle medie che mi trascinavo scarsamente stimolato da insegnanti mediocri, del mondiale vinto dall’Italia avevo visto si tutte le partite ma io che di calcio non sono mai stato un fanatico mi esaltavo per ben altro. A parte l’amore per l’avventura e l’archeologia che film come Indiana Jones e lo sceneggiato Marco Polo (musiche di Ennio Morricone) mi avevano instillato e quella per i cartoni animati che guardavo a profusione attraverso un programma tv simbolo dell’epoca, Bim Bum Bam, erano i computer la mia grande passione, visto che passavo ore davanti al mio Commodore 64 a giocare ai primi Arcade e a scrivere piccoli programmi in Basic. Durante l’estate al mare in un cinema all’aperto avevo visto Tron tra i primi film a fare uso di CG ma che soprattutto parlava di informatica, hacker e videogiochi (ero già un fan della fantascienza, a sette anni avevo visto al cinema Guerre stellari e il mio cuore palpitava per la principessa Leila Organa). Quell’anno il film più visto nei cinema italiani fu senz’altro E.T. l’extra-terrestre film che più di ogni altro caratterizza l’epoca. In quella pellicola c’è tutto l’immaginario nerd degli anni 80: l’alieno, le bici Bmx, Dungeons and Dragons, gli X-Wing alle pareti della cameretta di Elliott dove troviamo anche un adesivo di Hulk, una scatola di Lego, uno squalo di gomma, Michael il fratello maggiore indossa una maglietta con Space Invaders e potrei continuare…
Ma non solo, quell’anno i cinema di tutto il mondo proiettarono Blade Runner, a detta di tutti i cultori del genere il più incisivo film di genere fantascientifico, tratto da un racconto di Philip K. Dick, Cacciatore di androidi, un visionario film di Ridley Scott che apriva l’era del Cyberpunk corrente che sarà portata al successo da William Gibson con Neuromante. Nell’82 esce il cd Eye In The Sky di Alan Parson project ispirato al medesimo libro di Philip K. Dick e soprattutto al romanzo 1984 di George Orwell, in cui domina il “Grande Fratello”, uno strumento con cui la classe sociale superiore controlla quella inferiore, illudendola che esso sia una divinità, e usando il condizionamento mentale. “Io sono l’occhio del cielo che ti guarda, posso leggerti nella mente…”. (A questo proposito 1984 è anche un rivoluzionario spot tv della Apple diretto indovinate da chi? da Ridley Scott). Nello stesso anno esce anche il film di Alan Parker The Wall dei Pink Floyd con protagonista Bog Geldof. Il film con le musiche dell’omonimo album tratta della guerra, e dell’alienazione che porta alla decadenza e alla perdita dell’identità.
Nel 1982 negli USA la Marvel pubblica uno degli albi di fumetti più duri e incisivi di sempre X-Men: Dio ama l’uomo uccide, una delle opere più importanti e impegnate scritte da Chris Claremont, coadiuvato alle matite dal veterano Brent Anderson, con protagonisti gli X-Men e Magneto, fianco a fianco, in lotta contro la crescente fobia razzista anti-mutante, una storia distopica che si ispira anch’essa all’Orwell di 1984.
Ma non solo, nel 1982 fu distribuito Lo hobbit, videogioco anche per il mio amato C64, all’epoca non sapevo neanche chi fosse il suo autore. Per cercare di finire il primo adventure game che avessi mai visto, si trattava di un adv testuale che ormai mi ossessionava comprai il libro Lo hobbit e in seguito JRR Tolkien divenne il mio autore preferito con la sua opera principe Il signore degli anelli.
Ma è anche l’anno di pubblicazione della raccolta di racconti Stagioni diverse di Stephen King contenente lo struggente L’estate della corruzione da cui verrà tratto Stand by me ricordo di un estate (una struggente e malinconica estate unirà ancora di più 4 amici dodicenni, la mia età nell’82). Le novelle contenute in Stagioni diverse nascono come “storie di letto”, idee sviluppate mentalmente, la sera, a letto, mentre durante il giorno King era già impegnato nella stesura di romanzi.
Incredibilmente è che sempre nel 1982 ascoltai I will follow (da Boy, il tramonto dell’adolescenza e l’inizio dell’età adulta come in “Twilight” che annovera un verso splendido: “Nell’ombra del tramonto il ragazzo diventa uomo”, disco con in copertina Peter Rowan, fratello di Guggi, amico fraterno di Bono) canzone simbolo del primo album degli U2. L’anno dopo il gruppo di Dublino sfonderà in tutto il mondo con il disco War e diventerà, e lo è ancora, la mia band preferita.
Leggo Martin Mystère dal 1982, trovai un suo albo in un edicola di Cervia durante le vacanze estive (data della sua creazione da parte del mitico Alfredo Castelli) l’Indiana Jones italiano che indaga su molti misteri non risolti come Atlantide e altri luoghi mitici e leggendari, UFO, parapsicologia, enigmi della storia, dell’archeologia e della scienza e usa il Mac da sempre. Il Mac finì nelle storie di Martin perché era altamente riconoscibile come design e all’epoca era un oggetto quasi “magico”.
Nel 1983 un film culto, Wargames, giochi di guerra non fece altro che aumentare il mio interesse verso i computer. Nel film un adolescente interpretato da Matthew Broderick grazie ad un modem (il primo che mi capitasse di vedere) si introduce per sbaglio in una rete militare attraverso tecniche di Hacking scatenando quasi una terza guerra mondiale. Il film è una pietra miliare del genere.
In Italia nello stesso anno usciva una storia di Giorgio Pezzin e Massimo DeVita che ha fatto storia sul settimanale Topolino, Zio Paperone e la rivoluzione elettronica, dove Paperone inventa la posta elettronica, la rete e contribuisce alla diffusione dell’home computer in ogni casa.
Nel 1983 l’uscita del terza capitolo della saga di Star Wars, Il ritorno dello Jedi sigillerà definitivamente il mio spirito nerd, io che nel 1977 ero un bambino che al cinema sgranava gli occhi di fronte ad astronavi e spade laser.
Ricordo che sarà proprio dalla divisione animazione computerizzata di George Lucas che nel 1986 Steve Jobs costituirà la Pixar il più importante studio di animazione al mondo. Studio che ha rivoluzionato il mondo del 3D, acquisito poi dalla Disney (che controlla anche il canale ABC) che negli ultimi anni ha fatto lo stesso anche con il colosso Marvel.
Dopo questo lungo excursus posso percui affermare che nell’anno 1982 divenni consapevolmente un nerd!