Prima di una brevissima recensione del film Source Code di Duncan Jones devo per forza segnalare il fatto che da oggi ho varato una nuova grafica per il mio blog. Non tutti i post sono stati trasferiti ma essendo un lavoro in progress provvederò a travasare solo quelli che reputo i migliori mentre il resto sarà visibile a questo indirizzo.
Seconda cosa ieri sera ho avuto la possibilità di vedere il film in compagnia degli amici dello storico Verona Lost Group di cui potete vedere foto a centro pagina, naturalmente io non ci sono avendo fatto la foto. E adesso via con la recensione.
Quantum Leap, meccanica quantistica e viaggi nello spazio tempo ecco quello che all’inizio il film richiama alla mente, Donnie Darko, Apri gli occhi, Matrix, Existenz, Se mi lasci ti cancello, Life on mars e per ultimo Inception, sono molti i film che hanno indagato quella che viene chiamata realtà alternativa.
Gli universi paralleli sono oggetto di grande interesse e curiosità, perché offrono la possibilità di vedere “concretamente” le versioni alternative della nostra realtà su piani dimensionali di esistenza simultanei ma separati. Concettualmente gli universi paralleli si possono definire come uno specchio del nostro universo.
Al capitano serve molto più di una chance, molto più di una replica per arrivarci, ed è proprio questa fallibilità, questa necessità di ricominciare da capo a fare della sua vicenda straordinaria e fantascientifica una metafora della vicenda terrena di ogni essere umano. Il desiderio di una seconda possibilità che porti alla vera felicità e all’amore, il potere “risistemare le cose” che fa venire alla mente direttamente Lost, la serie tv che molto ha condizionato della cultura popolare occidentale.
Come Moon questo film indaga sulle fragilità umane, sulla possibilità di un uomo solo di cambiare la sua vita e la sua condizione di sofferenza. Già dopo queste due sole opere Duncan Jones dimostra di essere non solo una meteora.
sono riconoscibili ilMojo, Faramir, Bianca e un amico, LucaGGi, Michelemazzini
Trama
Il capitano Colter Stevens, pilota di elicotteri e veterano della guerra in Afghanistan, si risveglia su un treno di pendolari senza avere la minima idea di dove si trovi. Di fronte a lui Christina, una bella ragazza che lo conosce ma che lui non riconosce affatto. In tasca (e nello specchio) l’identità di un giovane insegnante di nome Sean Fentress. Poi l’esplosione, che squarcia il convoglio. Ma Colter non è morto, da un monitor un ufficiale donna lo informa che dovrà tornare sul treno per identificare l’attentatore e prevenire un successivo, più micidiale attacco. Ogni volta che farà ritorno sul treno avrà solo 8 minuti a disposizione. Di più non gli è dato sapere, la missione è top-secret, il suo nome: “Source Code”.