A parte l’ultimo dominatore dell’aria, che non appartiene al suo genere, io sono sempre convinto che i film di M. Night Shyamalan siano delle piccole perle, anche i bistrattati Lady in the Water ed E venne il giorno.
Da quello che so Devil non è stato accolto benissimo dal pubblico americano, ma questo per me non vuol dire assolutamente nulla, la maggior parte dei film che non hanno successo in USA sono anche dei capolavori.
Devil è un thriller soprannaturale, primo capitolo di una trilogia denominata The Night Chronicles, presumo che M. Night Shyamalan non abbia potuto dirigere la pellicola perchè impegnato sul set de l’ultimo dominatore dell’aria, ma si tratta anche se diretto dai fratelli John e Erick Dowdle, di un film che pr costruzione e finale è un film alla Shyamalan nel quale spicca una magistrale interpretazione di Chris Messina nei panni di un convincente poliziotto amareggiato dal mondo.
Sin dalle prime immagini aeree della città vista sottosopra è chiara l’allusione al demonio e al suo ordine rovesciato. L’atmosfera è cupa. I grattacieli – moderni monoliti della religione capitalistica – sono inquadrati come se avessero una malata sacralità. Uno strisciante senso di minaccia incombente pervade la storia sin dall’inizio e la tensione si costruisce in modo naturale e avvincente. La plumbea fotografia di Tak Fujimoto e la spettrale colonna sonora di Fernando Velazquez assecondano alla perfezione l’atmosfera.
Trama
Una persona si suicida gettandosi da un grattacielo e finendo sul tetto di un camion. Nelle sue mani, un rosario. Il detective Bowden – la cui vita è stata devastata dalla morte della moglie e del figlio a opera di un pirata della strada – è chiamato a investigare. Nel grattacielo in questione, cinque persone salgono su uno degli ascensori. Si tratta di un eterogeneo gruppo: l’addetto alla sicurezza Ben, un’anziana cleptomane, il venditore di materassi Vince, l’ereditiera attaccata ai soldi Sarah e l’ex militare in cerca di lavoro Tony. L’ascensore si blocca. Sembra solo un inconveniente tecnico, ma, dato che la situazione non si risolve nonostante i colloqui con l’assistenza, ben presto l’inquietudine comincia a serpeggiare e nasce tra le persone intrappolate l’incredibile sospetto che tra loro ci sia qualcuno che non è quello che dice di essere. Non è solo paranoia: infatti, a una momentanea interruzione dell’illuminazione, Sarah viene ferita alla schiena. Ed è solo l’inizio. Uno degli addetti pensa che tra gli intrappolati si nasconda il diavolo in persona. Bowden prende in mano la situazione, ma non sa cosa ha di fronte.