Il mattino ha l’oro in bocca Il mattino ha l’oro in bocca Il mattino ha l’oro in bocca…
Ebbene si alle 7,30 di sabato mattina Stephen King mi ispira e redigo con piacere un breve riassunto dell’incontro a ranghi completi del Verona Lost Group (ormai il nome è questo per forza) che si è svolto ieri sera nelle calde stanze dell’Hartigan’s pub di Verona.
Finalmente ci siamo potuti radunare al completo come potete vedere dalla foto virata all’occasione per ricordare gli storici scatti con cui Anton Corbijn rese celebri gli U2, per cui partendo da destra il sottoscritto (lost_glorfindel) Popcorn, Faramir, ilMojo e la new entry Michelemazzini che speriamo si sia divertito e che ci auguriamo di rivedere al prossimo incontro.
In compagnia di una sempre ottima guinness si è parlato di tutto, di cinema, serie tv e libri, dei film di Christopher Nolan diFollowing, Inception, the Prestige, Memento e di Batman, della serie tv King e di Stephen King (si farà un film de L’ombra dello scorpione?) di Devil il film scritto da M. Night Shymalan, diTheremin e the Big bang theory, del bellissimo speciale natalizio del Doctor Who e di The walking dead, dei film di George A. Romero (La terra dei morti viventi, Diary of the Dead – Le cronache dei morti viventi, Survival of the Dead – L’isola dei sopravvissuti), di Dead set, miniserie inglese nella quale gli zombie attaccano la casa del del Grande Fratello, di The loser(dove un gruppo di soldati, appartenenti all’lite delle forze speciali viene tradito durante un’azione in Bolivia) di World Invasion (Battle: Los Angeles) film che uscirà a breve che parla di un gruppo di marines che difende l’ultimo avamposto di civiltà dall’assalto alieno, di Skyline e Indipendence day, del nuovo film di Dylan dog e di Anna Mercury (fumetto nel quale l’eroina si sposta da una realtà parallela all’altra), di Fog graphic novelsteampunk, di Luxley (dove un’immensa armata di Maya, Aztechi e altri guerrieri dal sud america sbarca sulle coste europee), delMistero del cane ucciso a mezzanotte, di Moon film di Duncan Jones figlio di David Bowie, dei libri introspettivi e psicologici diMichel Houellebecq, Le particelle elementari, Estensione del dominio della lotta, e di quelli archeologici avventurosidi Glenn Cooper, La biblioteca dei morti, Il libro delle anime e La mappa del destino, del computer Lisa (Apple) di Steve Jobs eBill Gates, di Mark Zuckerberg e di Brin e Page, di Google e diSocial Network, dei Pirati di Silicon Valley e di Commodore 64e Vic 20.
Avrei voluto discorrere di più di Android con ilMojo e Michele possessori anch’essi di uno smartphone con sistema operativo marchiato Google per poter scambiare qualche opinione riguardo app e software ma sarà per la prossima volta.
I momenti da ricordare sono due su tutti, il primo quando abbiamo rimembrato i tempi in cui insieme seguivamo Lost, che è stato il collante della nostra amicizia se si può dire così, e che nei nostri cuori non è stato ancora sostituito da nessun altro serial… i tempi di Lostpod di Paolino e dei Lostbooks di Faramir.
Il secondo momento è stato quando Faramir ci ha letto il famoso racconto La sentinella, di Fredrick Brown, che è considerato il più bel racconto di fantascienza di sempre, un classico scritto nel 1954 e che vi consiglio vivamente di leggere, Namastè:
Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame freddo ed era lontano 50mila anni-luce da casa. Un sole straniero dava una gelida luce azzurra e la gravità doppia di quella cui era abituato, faceva d’ogni movimento un’agonia di fatica. Ma dopo decine di migliaia d’anni, quest’angolo di guerra non era cambiato. Era comodo per quelli dell’aviazione, con le loro astronavi tirate a lucido e le loro superarmi; ma quando si arriva al dunque, tocca ancora al soldato di terra, alla fanteria, prendere la posizione e tenerla, col sangue, palmo a palmo. Come questo fottuto pianeta di una stella mai sentita nominare finché non ce lo avevano mandato. E adesso era suolo sacro perché c’era arrivato anche il nemico. Il nemico, l’unica altra razza intelligente della galassia… crudeli schifosi, ripugnanti mostri. Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata subito guerra; quelli avevano cominciato a sparare senza nemmeno tentare un accordo, una soluzione pacifica. E adesso, pianeta per pianeta, bisognava combattere, coi denti e con le unghie.
Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame, freddo e il giorno era livido e spazzato da un vento violento che gli faceva male agli occhi. Ma i nemici tentavano di infiltrarsi e ogni avamposto era vitale. Stava all’erta, il fucile pronto.
Lontano 50mila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l’avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle.
E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più.
Il verso, la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s’erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d’un bianco nauseante e senza squame…
(tratto da ‘Tutti i racconti (1950-1972), Fredrick Brown, 1992, A. Mondadori Editore)