Fresco fresco reduce dalla visione di Solomon Kane devo dire che nel complesso non mi ha entusiasmato, in alcuni momenti è stato molto godibile, in altri mi ha ricordato Van Helsing, e non è certo un bene. Il punto debole tutto sommato risulta essere la sceneggiatura che ripropone senza niente di nuovo il solito archetipo uomo cattivo che si redime e che riabbraccia la spada per salvare la sua bella, inoltre i dialoghi sono piuttosto banali e li c’è da vedere se anche l’oscuro pastore dei racconti di Robert Ervin Howard si esprimesse realmente così ma non ne sono convinto.
Inoltre credo anche di aver letto da qualche parte che il personaggio “cartaceo” fosse ancora più oscuro e si muovesse quasi sempre in territorio africano tra vampiri, demoni e magia nera, con spada, pistola e un terribile bastone voodo donatogli da uno stregone nero.
Il finale è troppo veloce e alcune scene “cristologiche” mi hanno personalmente urtato perchè al limite del blasfemo, o del trash fate voi, ma questo riferimento è puramente dettato dalla mia sensibilità personale.
Inoltre credo anche di aver letto da qualche parte che il personaggio “cartaceo” fosse ancora più oscuro e si muovesse quasi sempre in territorio africano tra vampiri, demoni e magia nera, con spada, pistola e un terribile bastone voodo donatogli da uno stregone nero.
Il finale è troppo veloce e alcune scene “cristologiche” mi hanno personalmente urtato perchè al limite del blasfemo, o del trash fate voi, ma questo riferimento è puramente dettato dalla mia sensibilità personale.
Nota positiva il protagonista James Purefoy molto in parte e l’ottima scenografia e la scelta dei costumi che riprende anche certi quadri dell’epoca.