Glorfindel, Popcorn, Faramir e ilMojo
Eccoci qui (forse non si inizia mai una frase con eccoci qui) naufraghi di Lost ma con una gran voglia di condividere impressioni, idee e godere della compagnia degli amici davanti ad una buona Dharma beer.
Ieri sera Faramir, Popcorn, ilMojo e il sottoscritto si sono dati appuntamento di fronte al riaperto Celtic Pub ma riscontrando la chiusura proprio nel giorno di martedì hanno rimediato dirigendosi verso l’antica Osteria ai Preti nei pressi di Piazza Isola (informazioni utili solo a chi è di Verona).
La birra è stata rimediata e Popcorn ha pure ottimamente cenato, la serata è stata come al solito piacevole, si è parlato di tutto ciò che concerne il “fantastico” senza trascurare argomenti tipicamente Geek, a questo proposito non avendo potuto ascoltare la diretta di Digitalia ne abbiamo apprifttato per twitterare in diretta e porgere i nostri saluti a Carlo Becchi aDokfranco e al Prof. De Santo: “#digitalia saluti a tutti i digitaliani dai naufraghi veronesi orfani di lost in (l)osteria“.
Faramir si trasforma in Gollum irretito dal potere dell’Unico anello “il mio tessoro”
Argomento dominante è stato senz’altro il tanto discusso finale di Lost, ma per questo vi rimando agli ottimi interventi di Luca-Popcorn su Lavagna di Faradday , noi quattro abbiamo apprezzato il finale e Faramir e il sottoscritto hanno consigliato la visione della puntata speciale del Jimmy Kimmel Live andata in onda dopo il finale di Lost, un’ottima occasione per farsi qualche risata insieme al cast di Lost, e anche un po’ per sdrammatizzare.
Serie tv consigliatissima è di sicuro The big bang theory, la storia di quattro nerd, divertente sit-com e stracarica di riferimenti a film, fumetti e alla cultura popolare a noi tanto cara, non perdetevi la 3×16 e 3×17, divertentissime, la prima con una cameo diStan Lee il mitico creatore di Spiderman, X men, Hulk, Capitan America e tanti altri dell’universo Marvel, la seconda con protagonista l’Unico anello del potere conteso tra i quattro nerd. A questo proposito ho raccontato la mia giornata Tolkieniana a Modena per Tolkien e la filosofia con il grande Tom Shippey.
Doctor Who, la quinta stagione è veramente bella, inoltre notizia fresca fresca è che Neil Gaiman, l’autore di Sandman, Stardust eCoraline e molto altro ancora, ha già presentato la sua storia per un episodio della serie Doctor Who che andrà in onda nel 2011 e che non vediamo l’ora di vedere. Faramir a questo proposito ci ha raccontato un aneddoto legato agli episodi del vecchio Doctor Who (il quarto se non erro) che seguiva in tv nel 1980.
IlMojo ci ha dato alcune dritte su Flash Forward nel quale compare nelle ultime puntate che adesso di sicuro seguiremo fino alla sua conclusione l’attore che in Battlestar Galactica interpretava il mitico Dottor Gaius Baltar di Battlestar Galactica.
Happy Town arrivata alla sua terza puntata (oggi dovrebbe uscire la quarta) si dimostra molto godibile ed appassionanate, molto più Kinghiana che Lynchana, a questo proposito Mojo ci ha detto che in The Dome l’ultimo libro di Stephen King Lost viene citato due volte.
Io ho finalmente letto il racconto La scorciatoia della signora Todd contenuto nella raccolta Scheletri, che Faramir aveva citato in suo Twitter.
Partendo da una suggestiva immagine postata da Luca (la grotta risale a 7000 anni fa, la Grande Galleria, Horseshoe Canyon to Canyonlands National Park Utah) siamo finiti a parlare di Twin Peaks, del suo meraviglioso finale, di Fuoco cammina con me, delle influenze metafisiche che Lost ha ereditato dall’opera di Lynch, io vedrò nei prossimi giorni un altro film del grande regista e che mi hanno caldamente consigliato, si tratta di Una storia vera; la vera storia di un 73enne deciso a far visita al fratello su di un trattore malconcio.
Io ho consigliato la visione di Moon (2009), diretto da Duncan Jones, figlio di David Bowie, film che riprende molti elementi di classici come 2001: odissea nello spazio o Blade Runner, da vedere assolutamente, una piccola perla di un tipo di cinema che non si fa più da anni. Ma anche sue film più leggeri ma godibili come Cargo e Pandorum, per chi ama i misteri nello spazio profondo. A proposito di Moon, vi consiglio la lettura di Harry Moon, bellissimo fumetto di Planeta DeAgostini.
Cargo racconta la storia di Laura Portmann, dottore che si imbarca in una missione di otto anni nello spazio profondo sul Cargo “Kassandra”, stesso nome dell’asteroide o simbologia con Cassandra (figura greca dotata di nefasta preveggenza). Obiettivo del viaggio è portare materiali di costruzione alla Stazione 42, una delle tante piattaforme costruite in giro per la galassia al fine di ospitare la vita umana, visto che la Terra è ormai al capolinea, ma una morte misteriosa…
Mentre in Pandorum con Dannis Quaid, due astronauti si svegliano in una camera di sonno profondo in quella che sembra una nave spaziale abbandonata. È completamente buio, sono disorientati e l’unico suono è un basso brontolio e degli scricchiolamenti che provengono dalla pancia della nave. Non riescono a ricordarsi niente, chi sono, qual’è la loro missione? L’unico modo per uscire dalla camera è attraverso un buio e stretto condotto di ventilazione. Il caporale Bower, il più giovane dei due, va all’interno mentre il tenente Payton, sta indietro per guidarlo con la radio radiotrasmettitore… ma il terrore li attende.
IlMojo ha visto e consiglia The Road, adattamento cinematografico del romanzo di Cormac McCarthy (come “Sunset Limited” einaudi bellissimo libro che ho consigliato più volte) La strada, pubblicato nel 2006 e vincitore del Premio Pulitzer nel 2007, con Viggo Mortensen film apocalittico molto duro con i due protagonisti padre e figlio che lottano per sopravvivere da diversi anni, da quando un devastante cataclisma non ben specificato ha distrutto e ucciso tutti i vegetali e animali, e oscurato il sole; coloro che sono sopravvissuti, vagabondano per le strade come loro, o si danno al cannibalismo…
Faramir ha detto che è imprescindibile la visione diLake Mungo, evidentemente ispirato da David Lynch, Anderson costruisce una sorta di personalissimo Twin Peaks in cui Laura diventa Alice ma mantiene lo stesso cognome.
Storia terrificante di fantasmi, singolare esordio del giovane regista australiano Joel Anderson, alcune di scene fanno decisamente paura. Lake Mungo è realizzato come una sorta di mockumentary, un falso documentario incentrato sull’adolescente Alice Palmer (vi ricorda qualcosa questo nome?) annegata tragicamente una sera d’estate…
Per concludere con leggerezza Luca ricordava in riferimento alla musica che si diffondeva nel locale, una compilation dei frankie go to hollywood, mitico gruppo anni 80, di avere visto da poco un film con una grande colonna sonora anni 80 e un cameo di Billy Idol, Prima o poi me lo sposo, con Drew Barrymore, che come faceva notare è la produttrice di Donnie Darko, meraviglioso film ambientato guarda caso nel 1988, a cui abbiamo paragonato più volte The butterfly effect.
A settembre uscirà Machete, film di Robert Rodriguez e prodotto da Tarantino, questo film è l’espansione del finto trailer presente nei primi minuti del film Grindhouse – Planet Terror dello stesso Rodriguez, speriamo di poterlo vedere insieme.
Ma prossimamente usciranno anche The Avengers, con una parte per il Sawyer di Lost, Josh Holloway nel ruolo forse di Ant men, ma anche Inception di Christopher Nolan (Memento, The prestige,The dark knight) e L’ultimo dominatore dell’aria di M. night Shyamalan (Il sesto senso, The village), Super 8 (segreto progetto di JJ Abrams e Speilberg) Tin Tin e Lo Hobbit di Peter Jackson.
Faramir guarderà mai Star Wars? Se Damon Lindelof scrivesse una terza nuova trilogia credo proprio di si;
Alla prossima, namastè.