Il figlio del cimitero di Neil Gaiman, Mondadori
Personaggio che Gaiman aveva già introdotto in un racconto contenuto in Il cimitero senza lapidi e altre storie nere: Ogni mattino Bod fa colazione con le buone cose che prepara la signora Owens. Poi va a scuola e ascolta le lezioni del maestro Silas. E il pomeriggio passa il tempo con Liza, sua compagna di giochi. Bod sarebbe un bambino normale. Se non fosse che Liza è una strega sepolta in un terreno sconsacrato. Silas è un fantasma. E la signora Owens è morta duecento anni fa. Bod era ancora in fasce quando è scampato all’omicidio della sua famiglia gattonando fino al cimitero sulla collina, dove i morti l’hanno accolto e adottato per proteggerlo dai suoi assassini. Da allora è Nobody, il bambino che vive tra le tombe, e grazie a un dono della Morte sa comunicare con i defunti. Dietro le porte del cimitero nessuno può fargli del male. Ma Bod è un vivo, e forte è il richiamo del mondo oltre il cancello. Un mondo in cui conoscerà l’amicizia dei suoi simili, ma anche l’impazienza di un coltello che lo aspetta da undici lunghissimi anni… Il genio di Neil Gaiman esplode in tutta la sua fantastica vena creativa, offrendoci una favola nera intrigante e piena di colpi di scena in bilico tra fantastico e l’educativo. Nonostante il suo strano mondo, Bod è un ragazzino e come tale dovrà affrontare alcune tipiche difficoltà dell’infanzia… e verso la fine avrà anche un assaggio di amara adolescenza, eppure non si perderà mai d’animo, perché Bod è sveglio, sicuro di se ed è stato cresciuto con amore dai suoi cari. Gaiman crea un piccolo microcosmo fatto di spettri, assassini e creature della notte, riuscendo a renderli interessanti, tanto che vorremmo alcuni di loro come amici. Come sempre questo autore eclettico non scade mai nel banale, e ci cattura con la sua prosa affascinante.
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