Viaggiare in treno permette di alternare al lavoro urgente anche la lettura; infatti sono riuscito a leggere tutto di un fiato quello che secondo me è il miglior libro di Giulio Leoni scritto fino ad ora, La regola delle ombre, Mondadori, uscito solo questo martedi e di cui lo stesso autore ci ha parlato in un intervista esclusiva per l’evasione del prigioniero. Il libro è ambientato in un epoca che già di per se non può non affascinare, il rinascimento, anno 1482, con ambientazioni nella Firenze di Lorenzo il Magnifico, e nella Roma dei Borgia e di Papa Sisto IV, nella quale si muovono il protagonista Pico della Mirandola (famoso per la sua immensa cultura e memoria), Simonetta Vespucci bellissima donna immortalata nella Nascita di Venere da Botticelli, Leon battista Alberti grande Architetto e altri ancora. Come al solito Leoni ha una capacità descrittiva unica tale da trasportare il lettore nella scena e renderlo parte attiva del racconto, che scorre in una intrigante e misteriosa investigazione piena di colpi di scena emozionanti. Peccato avere già terminato una così fantastica lettura. |
Donna di straordinaria bellezza, Simonetta Vespucci, fu ritratta da Botticelli nella nascita di Venere e nella Primavera, Poliziano la esaltò nel poemetto le Stanze per la giostra. Il magnifico scrisse di lei rivolto al fratello:”Perchè rimpiangi colei che non è morta, ma viva, liberata dal terrestre velo, se a te pensa e ti aspetta in cielo?”. |
Trama: Firenze, inverno del 1482. Simonetta Vespucci, colei che era stata la più bella donna del mondo, è davvero tornata dall’al di là? Solo in un modo ciò può essere possibile: qualcuno ha ritrovato la Regola delle Ombre, l’antico rituale che schiude i cancelli della morte. Un libro che gli dei hanno dettato a Ermete Trismegisto, e che si credeva perduto per sempre. Un libro che forse è passato per le mani di Leon Battista Alberti, che forse è ancora nascosto a Roma, la città dove il grande architetto ha concluso i suoi giorni. Scoprire la verità è una sfida per l’intelletto tagliente di Pico della Mirandola. In una Roma in preda ad un sotterraneo scontro di potere, su cui il cardinale Borgia sta già stendendo la rete delle sue ambizioni, il giovane comincia la sua inchiesta armato soltanto da una grande passione intellettuale, di una memoria prodigiosa, del coraggio e dell’ingenuità dei suoi vent’anni. Sulle tracce di una bellezza sfuggente Pico penetrerà in un mondo inatteso di artisti e stregoni, eretici e congiurati, folli e geni straordinari. Fino a scoprire che tra le mura della città si è rimesso in moto un disegno antico. E che la donna risalita dal regno dei morti non è sola: un intero popolo di ombre si sta schierando dietro di lei |