Ok, faccio un mea culpa, questo libro è stato scritto da Luciano Ligabue nel 2004 e io l’ho letto solo da poco grazie al suggerimento di una mia collega. Il libro lo dico subito è bellissimo, il titolo è La neve se ne frega, Feltrinelli Editore. Ora, conosco la musica di Luciano Ligabue ed ultimamente la sua passione per il cinema, ma personalmente non avevo mai letto niente di suo e vi dico che sono rimasto molto impressionato e coinvolto da questa storia d’amore ambientata in un futuro alla 1984 di George Orwel. La vicenda è infatti ambientata nel 2166, in un ipotetico mondo in cui regna la perfezione della vita. |
La narrazione è ambientata principalmente nella casa di una giovane coppia: Difo e Natura. Difo è un uomo intelligente, che ama il suo lavoro, ma soprattutto sua moglie. È molto geloso, ma nonostante ciò i due sono una coppia molto unita che affronta sempre insieme le difficoltà. Il racconto, inoltre, introduce altri due personaggi secondari: Prosca e Famo, vicini di casa e migliori amici dei due protagonisti, sempre con la battuta pronta e capaci di far divertire. |
Difo e Natura vivono in una società controllata da un sistema di leggi molto severe, regolate dal Piano Vidor. L’applicazione del Piano consiste nel controllare i pensieri, i sentimenti e il linguaggio dei cittadini. Essi sono osservati dalle telecamere del Governo, privati delle proprie idee e di ogni forma di spirito critico. In questa forma di “repressione della libertà” vi è uno stile di vita opposto a quello dell’attuale civiltà Occidentale improntata sulla libertà dell’individuo. I personaggi di questa società nascono in un’età avanzata e muoiono a zero anni. Si nasce inoltre per mezzo di apposite macchine. |
Il significato del titolo La neve se ne frega, mette in risalto appunto la neve. La neve è così importante perché interferisce con le riprese delle telecamere del Piano Vidor, facendo in modo che il governo non possa controllare i cittadini almeno durante le nevicate. In questo modo la neve assume un significato simbolico all’interno del racconto: rappresenta la libertà tanto negata ai cittadini, è un elemento che va contro le ingiustizie sociali, contro tutti gli strumenti di potere e di oppressione che si servono delle tecnologie più avanzate. Come testimonianza queste frasi tratte dal libro: “Grazie per la neve che sta scendendo. Mi è sempre piaciuta, ma adesso mi sembra proprio puntuale. Tempestiva. Porta pulizia. Porta bianco. Costringe all’attenzione. Ai tempi lunghi. Lima rumori e colori. Lima le bave dei sensi. Ce n’è bisogno. Ancora per un po’”. |
In seguito al grande successo che ha ottenuto, è stato pubblicato dalla Panini comics, in tre volumi da marzo a maggio 2008 l’adattamento a fumetti del romanzo. Il fumetto è stato scritto da Matteo Casali e disegnato da Giuseppe Camuncoli. E vale la pena anche questo di essere acquistato. Buona lettura. |