Incominciamo dal titolo, i distributori italiani hanno il brutto vizio di stravolgere completamente i titoli dei film, per cui per loro se protagonista di un film è Jim Carreydeve per forza trattarsi di una stupida commedia dal titolo inequivocabilmente idiota e per cui dall’originale Eternal Sunshine of the Spotless Mind (Infinita letizia della mente candida preso da un verso dell’opera Eloisa to Abelard, 1717 del poeta Alexander Pope) si passa a un banale Se mi lasci ti cancello.
Il film, che io continuerò a chiamare Eternal Sunshine of the Spotless Mind è veramente molto godibile e non è incasellabile nel genere commedia, ma ha dei risvolti “psicologici” e visionari veramente notevoli. Già di per se la trama è molto originale trattando l’argomento della cancellazione dei ricordi.
Joel (Jim Carrey) e Clementine (Kate Winslet) come coppia sono ormai ai ferri corti, ognuno ha cose da rimproverare all’altro, ma soprattutto si sentono ormai prigionieri di un menage che non riconoscono più. Clementine compie il primo passo: decide di recarsi alla Lacuna Inc., azienda specializzata nella rimozione dei ricordi, e farsi cancellare la storia con Joel. Venuto a conoscenza della cosa Joel decide di fare altrettanto, ma durante l’operazione se ne pente.
La storia è costruita con una serie di incastri posizionati in modo circolare in modo da riportare lo spettatore al punto di partenza e fargli acquisire quindi la comprensione del tutto; particolarmente rivelatore è anche la posizione apparentemente casuale dei titoli di testa. Grazie a questa accattivante trama e alle peculiarità dei personaggi di contorno creati da Charlie Kaufman (autore anche di Essere John Malkovich, Il ladro di orchidee e Confessioni di una mente pericolosa) il tutto diventa realmente credibile e vero in quanto i personaggi non si limitano ad asservire la storia ma le donano profondità con la loro luce soggettiva.