Il vento delle stelle a cura di Sebastiano Fusco (prefazione di Gianfranco De Turris) Editore: Agpha Press, Roma 1998.
Già solo il rinvenimento di questo libro per me è una storia intricata, parlando con Faramir dell’uscita di Gli orrori di Yuggoth, come sempre informatissimo, mi parla del sopracitato *Il vento delle stelle* edito da Agpha Press nel 1998 che contiene in realtà tutte le poesie di Lovecraft.
Mi è subito venuto in mente che il giorno prima in una libreria che ogni tanto ha qualche giacenza letteraria, cercando un altro libro di Lovecraft, avevo intravisto la copertina de *Il vento delle stelle* che è ormai introvabile.
All’interno è possibile trovare tutti i testi poetici che l’autore ha scritto riferiti al fantastico, dove il suo immaginario orrorifico è sempre ben rappresentato. Ritorniamo alle oscure presenze di Innsmouth e di Arkham, ma anche oltre il tempo e lo spazio conosciuto. Nelle quasi 350 pagine gli orrori lovecraftiani è possibile incontrare, oltre le sue note creature immaginifiche, altri sinistri personaggi quali i gatti che gridano di terrore, la divina Nathicana, i lugubri Pescatori dell’Altrove e l’orribile messaggero.
Il libro presenta i testi ancora inediti o tradotti a suo tempo malamente dei “tales in rhyme”, ma anche alcuni brani dell’enorme corrispondenza che servono a chiarire i suoi punti di vista sul mondo e sul fantastico in generale. Oltre all’utile glossario e ai riferimenti bibliografici, curiosa la cronologia presente nel testo dal titolo Da Providence alle stelle, che parte da due miliardi di anni fa fino al 1937.